L’entomofagia è una parola che deriva dal greco e significa: éntomos ‘insetto’ e phagein ‘mangiare’. E’ un regime dietetico che vede gli insetti come alimento ed è una pratica diffusa presso molte popolazioni del pianeta.

Perché mangiare gli insetti? Nel complesso si può promuovere l’entomofagia per tre motivi:
Per la salute, perché gli insetti sono naturali e nutritivi; ricchi di sali minerali quali calcio, ferro e zinco. Sono una grande fonte di proteine e grassi salutari e quindi un’ottima alternativa alimentare.
Per l’impatto ambientale, poiché emettono considerevolmente meno gas serra della maggior parte del bestiame. Inoltre l’allevamento non è necessariamente un’attività a terra e le emissioni di ammoniaca sono notevolmente inferiori rispetto al bestiame convenzionale.
Per il sostentamento economico e sociale.

La domanda qui sorge spontanea, cosa posso bere assieme al mio bel piatto di insetti? 

Questi sono solo alcuni degli abbinamenti proposti: 

  • Le locuste ricoperte di cioccolato, che sono un piatto saporito tra il gusto salato simile ai semi di girasole e il dolce del cioccolato, con un vino passito carico di aromi, come un Recioto del Soave, un Moscato D’asti o un Primitivo di Manduria.
  • Le larve del punteruolo rosso della palma dal gusto simile al bacon con un grande rosso strutturato come un Shiraz, un Chianti o un Aglianico potente.
  • I grilli, ricordano vagamente la nocciola e vengono accostati a un vino bianco corposo come un Albariño, un Verdicchio o un Müller Thurgau.

In allegato potete approfondire leggendo la Tesi di Laurea di Francesco D’Ippolito.

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