L’azienda trentina Brentapack, del gruppo vicentino Labrenta, e il dipartimento di Fisica dell’Università di Trento hanno dato vita a un progetto di ricerca contro il fenomeno più temuto dai produttori di vino di tutto il mondo.
 
Il brevetto, interamente made in Italy, consiste nella decontaminazione delle chiusure in sughero per il comparto vinicolo. Avviato nel 2013, lo studio riguarda la sanificazione del tappo, ovvero il processo che permette di eliminare il rischio che questo venga attaccato dal TCA, il tricloroanisolo, composto responsabile appunto del fastidioso “gusto di tappo”.
 
La conclusione della prima fase di questo progetto, che ha visto coinvolti 7 tecnici, tra cui 3 ricercatori, ha permesso di ottenere una riduzione molto significativa del TCA. La sanificazione del tappo ideata da Brentapack prevede ora un ulteriore sviluppo, tanto che si sta implementando il primo impianto pilota per la produzione. L’obiettivo di questa ricerca è l’eliminazione totale del TCA.
 
Brentapack è una giovane startup la cui mission è quella di produrre packaging innovativo per il settore alimentare.
 
La piccola azienda trentina è stata accolta nella sede di Borgo Valsugana del Bic gestito da Trentino Sviluppo, ossia il Business innovation centre, un incubatore per aziende che mette a disposizione spazi e servizi per avviare un’attività imprenditoriale. 
Notizie correlate: