In seno alla XII edizione del Congresso tecnico-scientifico del settore vitivinicolo ENOFORUM, svolta a Vicenza dal 21 al 23 maggio 2019, una sessione è stata dedicata alla presentazione dell’avanzamento e dei risultati dei primi 2 anni del progetto ValorinVitis. La Università Cattolica di Piacenza ha presentato i suoi lavori sulla valorizzazione delle varietà di vite del territorio, da quelle autoctone tipiche di produzioni tradizionali come il Vin Santo di Vigoleno e quelle innovative come l’incrocio Ervi tra Barbera e Bonarda.
Il Dott. Tommaso Frioni ha mostrato agli operatori di tutta Italia le potenzialità di alcuni vitigni nostrano come Melara e Santa Maria, e come la coltivazione a maggiori altitudini di varietà sensibili al calore estivo come l’Ortrugo possa portare a vini più equilibrati e più adatti alle esigenze dell’attuale mercato.
Il Prof. Matteo Gatti ha invece sviluppato il tema dell’Ervi, un incrocio nato a Piacenza da Barbera e Croatina, che sta iniziando ad avere una interessante diffusione perché supera problemi dell’una e dell’altra varietà madre, proponendo un vino nuovo nel solco della tradizione.
L’undicesima edizione italiana di Enoforum si è conclusa giovedi 23 maggio, con 150 relazioni in tre sale conferenze durante tre giorni di congresso, che hanno presentato i risultati delle attività di ricerca e sviluppo svolte negli ultimi anni da 84 gruppi di ricerca da tutti i paesi produttori di vino nel mondo. La rassegna delle innovazioni ha compreso anche l’esposizione di 80 poster, la proiezione di 26 filmati, la degustazione di circa 200 vini sperimentali, l’approfondimento presso 50 desk aziendali. Una tale ricchezza di nuove proposte tecnologiche ha attirato a Vicenza 1.200 congressisti da tutta Italia, con una crescente rappresentanza di stranieri.
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