Le esigenze di orientare l’agricoltura verso interventi di maggiore sostenibilità, e di economicità di gestione e la necessità di ottenere elevati standard qualitativi, possono ricevere nuovi impulsi dall’applicazione delle tecnologie di telerilevamento. Nel presente lavoro vengono esposti i risultati ottenuti da uno studio svoltosi nel Chianti Classico, su due vigneti di Sangiovese. I dati telerilevati sono stati acquisiti con sensori DFR nelle bande del visibile, del vicino infrarosso e del termico; sono stati corretti radiometricamente, ortoproiettati ed elaborati in indici di vegetazione multispettrali. Sono stati effettuati tre voli durante la stagione vegetativa e contemporaneamente sono stati rilevati diversi parametri sulle viti: lunghezza dei germogli; contenuto in clorofilla e potenziale idrico fogliare; alla vendemmia sono stati eseguiti controlli sulla produzione e sulle caratteristiche chimiche delle uve. Dall’analisi statistica delle relazioni fra parametri rilevati in campo e variabili telerilevate sono poi state elaborate diverse mappe. I risultati ottenuti permettono alle aziende di razionalizzare gli interventi nei vigneti per limitare le differenze interne dovute a fattori ambientali, ed allo stesso tempo individuare porzioni di vigneto da destinare alla produzione di cru di livello superiore. Lavoro presentato alla 7^ edizione di Enoforum, Arezzo, 3-5 maggio 2011
In questo video, Simone Vincenzi, professore associato dell’Università di Padova,..