Apprendiamo oggi con molta tristezza la notizia della scomparsa del Dott. Versini dopo un periodo di lotta contro la malattia. Versini aveva da pochi anni abbandonato l’attività lavorativa per godersi una meritata pensione, ma tutti coloro che hanno interesse tecnico per il vino conoscono il suo nome e sanno quale enorme contributo Giuseppe ha dato alla scienza viticola ed enologica. I suoi lavori sulle diverse componenti del vino e sulle tecniche analitiche più avanzate per la loro determinazione sono citate dai ricercatori più famosi di tutto il mondo. Con molti di essi Giuseppe aveva rapporti professionali e umani molto intensi. Ha dato un enorme contributo ad affermare il nome di San Michele all’Adige come centro di ricerca d’eccellenza mondiale nel settore vitivinicolo ed a creare la buona reputazione del vino italiano. Il nostro pensiero va anche a Giuseppe come persona. Chi lo ha conosciuto ricorderà la sua simpatia, condita con la giusta dose di franchezza trentina. Personalmente ho sempre trovato in lui grande disponibilità, anche quando lo pregavo di aggiungere un viaggio o un congresso ai tanti e ben più prestigiosi ai quali era invitato a partecipare. Ha dato un contributo fondamentale al successo di vari incontri tecnici SIVE ed addirittura ad un viaggio studio in cui ha fatto a tutti da cicerone ed anche un po’ da padre. Parlare con lui era sempre interessante, qualunque fosse l’argomento, di carattere professionale e non. Se si parlava di vino, fin dalle prime parole era evidente l’enormità delle conoscenze che portava con sè; se si passava ad argomenti meno tecnici, la saggezza e l’esperienza trasparivano da ogni suo discorso. L’ho incontrato personalmente qualche anno fa ad un congresso in Germania, ed in quella occasione mi annunciò – lasciandomi senza parole – che intendeva andare in pensione. Mi ricordo che gli risposi “ci mancherai” intendendo che l’enologia italiana sentirà la mancanza del suo contributo. Allora non immaginavo quanto.