Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry, le farine fossili spesso utilizzate come materiale filtrante potrebbero trasferire metalli pesanti come arsenico alla birra e al vino, ma è stato trovato anche il modo di limitare questa contaminazione.

L’esposizione cronica a elevati livelli di arsenico, piombo e cadmio può mettere a rischio la salute. Pertanto, la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha stabilito dei limiti a questi metalli pesanti negli alimenti e nelle bevande.

Alcuni studi hanno riportato livelli elevati di questi contaminanti nel vino e nella birra, ma attualmente non è chiaro come i metalli finiscono in queste bevande. Il team di ricerca ha voluto verificare se le farine fossili (DE) utilizzate per filtrare birra e vino potessero cedere metalli pesanti e, in tal caso, se alterare le condizioni di filtraggio potesse ridurre il trasferimento.

Per scoprirlo, sono state testati tre tipi di DE alimentari, evidenziando che tutti contenevano arsenico, oltre a piccole quantità di piombo e cadmio. Dopo il loro uso per la filtrazione di birra o vino in laboratorio, è stato osservato che uno dei campioni DE aumentava l’arsenico da 3,7 a 7,9 volte rispetto alle bevande non filtrate, superando il limite di sicurezza proposto dalla FDA per il succo di mela (10 parti per miliardo; ppb) . La quantità di arsenico trasferito alle bevande diminuiva quando la bevanda era esposta a meno DE, il pH del liquido era alterato o il DE veniva previamente lavato.

I ricercatori hanno anche misurato i livelli dei metalli pesanti in campioni di birra e vino presenti in commercio. Sebbene sia stato rilevato arsenico nelle bevande, i livelli riscontrati sono sempre stati inferiori a 10 ppb, ad eccezione di soli due campioni di vino (contenenti 18 e 11 ppb).

Articolo di riferimento:
“Factors Affecting Transfer of the Heavy Metals Arsenic, Lead, and Cadmium from Diatomaceous-Earth Filter Aids to Alcoholic Beverages during Laboratory-Scale Filtration” Journal of Agricultural and Food Chemistry (2019). pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/acs.jafc.8b06062 

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