Il Concours Mondial de Bruxelles è un prestigioso concorso enologico internazionale che riceve ogni anno oltre 10.000 iscrizioni. I suoi 350 degustatori, provenienti da tutto il mondo ed esperti del settore (buyer, giornalisti, enologi, dettaglianti, ecc.), valutano i vini alla cieca con un unico obiettivo: individuare vini di ineccepibile qualità, indipendentemente dall’etichetta e dal prestigio della denominazione. Il concorso, la cui prima edizione risale al 1994, è riconosciuto a livello mondiale come uno dei maggiori eventi del settore.
Risultati delle 30° edizione in Croazia
Dal 12 al 14 maggio il concorso più prestigioso al mondo ha riunito in Croazia esperti dell’intero settore vinicolo internazionale per degustare 7.500 vini provenienti da 50 paesi del mondo intero. Tra i vincitori figurano vini provenienti dai cinque continenti tra cui emergono, oltre ai paesi produttori storici, anche paesi più sorprendenti come l’India, il Kazakistan e l’Albania.
Un piccolo capovolgimento in Italia, quest’anno. Per la prima volta nella storia del CMB la Toscana ha superato la Sicilia, diventando la regione vinicola più rappresentata (228 vini) e più premiata (80 medaglie) d’Italia. La stretta collaborazione tra la Regione Toscana e il CMB nell’evento annuale BuyWine ha giocato un ruolo importante nell’incremento delle partecipazioni e delle qualificazioni dei vini iscritti
Il premio “Rivelazione nazionale per il miglior vino rosso” va alla Puglia con il vino Moros prodotto da Claudio Quarta, mentre il Lazio vince il premio “Rivelazione nazionale per il miglior vino bianco” con il vino Satrico, prodotto da Casale Del Giglio.
In totale erano quasi 1.400 i vini italiani che hanno partecipato alla 30ª edizione del CMB e 365 di essi sono stati premiati.
Solo l’1% dei vini in concorso ha ottenuto una Gran Medaglia d’Oro e l’Italia ne ha conquistate ben 9, dalla Puglia al Piemonte, passando per Campania, Lombardia e Veneto, Toscana e Lazio. A dimostrazione che la qualità si distingue sempre, al di là delle culture e dei modi di degustare un vino, al di là dei vitigni e dei territori: l’eccellenza è universale!
Francia e Penisola iberica in testa alla classifica
Bordeaux è la regione più rappresentata e più premiata al concorso, con 256 vini medagliati. La Penisola iberica ha ottenuto ottimi punteggi quest’anno: il Portogallo vanta una media nazionale del 37,5% dei vini iscritti e premiati. In Spagna è la regione di Aragona a distinguersi per il più alto numero di vini premiati del Paese, con una media del 42% dei vini medagliati!
Rivelazioni internazionali: spicca il continente americano
Quest’anno il vino bianco che ha ottenuto il punteggio più alto al concorso è il Cenzontle blanco, prodotto in Messico nella Valle de Guadalupe. Il vino rosso che ha ottenuto il punteggio più alto proviene dalla Bulgaria, il Vineyards Selection Tenevo, un blend di Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot, prodotto da Villa Yambol.
Il Trofeo Sylvain, assegnato annualmente al vino barricato con il punteggio più alto, va a un vino californiano, la cuvée Earthquake Zinfandel, prodotto dalla Michael David Winery nella regione di Lodi.
Il vino biologico con il punteggio più alto proviene dalla Spagna, si tratta della cuvée Palmeri Navalta, di Palmeri Sicilia.
ll 31° Concours Mondial de Bruxelles si svolgerà a Guanajuato · Messico
Lo stato messicano del Guanajuato ospiterà la 31ª edizione del Concours Mondial de Bruxelles. La sessione principale del concorso, dedicata ai vini rossi e bianchi, si svolgerà nella moderna città industriale di León il 7, 8 e 9 giugno 2024. È la prima volta che il CMB viaggia nel continente americano.
Guanajuato è la culla dell’indipendenza nazionale messicana e uno degli stati che attualmente dà il maggior impulso all’attività viticola del paese, anche grazie al suo clima, ideale per la coltivazione della vite.
Occupa il 5° posto a livello nazionale in termini di estensione dei vigneti con 485 ettari vitati e più di 100 ettari in fase di impianto, che rappresentano il 4,5% della superficie nazionale destinata alla produzione di vini di qualità. È anche il 5° produttore di uva in Messico e si colloca al 4° posto nella produzione nazionale di vino. È uno stato molto dinamico che vanta ben 46 progetti vinicoli, con 34 cantine che costituiscono l’Associazione dell’Uva e del Vino di Guanajuato, e 25 progetti enoturistici. Ogni anno produce oltre 1.240.000 litri di vino da varietà quali Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Malbec, Cabernet Franc, Tempranillo, Nebbiolo, Sémillon, Chardonnay e Sauvignon Blanc. Le oltre 70 medaglie, ottenute nei più rinomati concorsi europei, testimoniano la qualità delle sue etichette.
Una terra con una lunga tradizione vinicola
La storia del vino in Messico risale al periodo coloniale, quando i conquistadores e i missionari spagnoli introdussero le prime viti europee che furono piantate nel nord dell’attuale Città del Messico, passando appunto per Guanajuato.
Le caratteristiche agro-climatiche di Guanajuato hanno conferito un carattere unico ai suoi vini, oggi prodotti principalmente nei comuni di Dolores Hidalgo, San Miguel de Allende, San Felipe, San Francisco del Rincón, l’omonima capitale Guanajuato, León, Salvatierra, Comonfort e San Diego de la Unión.
Attualmente è il secondo stato del Messico a ospitare un Museo del Vino a Dolores Hidalgo, dove vengono illustrati la storia e il processo di vinificazione dei vini dei produttori della cosiddetta “Valle de la Independencia”.
Guanajuato ha già ospitato importanti eventi internazionali legati al vino, come il Mexico Selection by Concours Mondial de Bruxelles nel 2017 e nel 2021 e la Fiestas de las Vendimias en Guanajuato Tierra de Vinos 2022, che hanno contribuito a rendere la regione una delle destinazioni leader nel settore vinicolo. Situato nel cuore del Messico, Guanajuato ha un ricco patrimonio culturale, storico e architettonico che attira milioni di visitatori ogni anno. Vanta, inoltre, ben due città Patrimonio dell’Umanità, la capitale Guanajuato e San Miguel de Allende, sei Pueblos mágicos – Dolores Hidalgo, Salvatierra, Jalpa de Canovas, Yuriria, Mineral de Pozos e Comonfort e cinque siti archeologici, centri cerimoniali legati alle culture mesoamericane: Cañada de la Virgen, El Coporo, Arroyo Seco, Peralta e Plazuelas. I numerosi luoghi d’interesse fanno di Guanajuato una destinazione imperdibile per chiunque sia interessato a immergersi nella storia e nella cultura messicana.
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