Siamo al momento della verità. Terminate le operazioni di vendemmia, i vitivinicoltori italiani sanno già se le caratteristiche dell’uva raccolta sono ideali per ottenere vini di qualità. In un’annata particolarmente difficile, non solo per l’emergenza sanitaria, ma in particolare per la vite da vino, caratterizzata da lunghi periodi siccitosi e caldo intenso, i viticoltori italiani hanno dimostrato tutto il loro valore nel produrre uva con caratteristiche qualitative eccellenti. Ovviamente, questo è solo il primo passo, a cui seguirà la fase di vinificazione, ma partire bene dal campo è imprescindibile.
Ed è anche un aspetto che ILSA ha approfondito molto negli ultimi anni, arrivando ad una metodologia ormai consolidata che soddisfa gli obiettivi sia di chi produce e vinifica direttamente, sia di chi conferisce l’uva in cantina. Disponendo di processi specifici, come l’idrolisi termo-barica, l’idrolisi enzimatica e l’estrazione in CO2 supercritica, ILSA ha potuto dare ai vitivinicoltori gli strumenti per ridurre gli stress sulla vite in maniera puntuale consentendole, allo stesso tempo, di esprimere al massimo il proprio potenziale.
Quali sono questi strumenti?
Concimi naturali e biostimolanti di origine vegetale, che agiscono sull’efficienza di assorbimento dei nutrienti, sull’aumento dell’attività fotosintetica, sull’aumento della resistenza degli acini e dello spessore della buccia, sulla riduzione degli stress fisiologici in fase di maturazione. La qualità finale, infatti, si raggiunge se la vite svolge regolarmente tutte le fasi del ciclo, durante il quale produce gli zuccheri e gli altri metaboliti che concorrono alla qualità finale del mosto.
Ecco perché formulati come Progress Micro, Fertil, Ilsadrip Forte, Ilsamin N90, Etixamin Bio-K, IlsaC-on sono ormai diventati pedine fondamentali per i vitivinicoltori che vogliono ottenere grappoli sani, uniformi e, in cantina, un alto contenuto di polifenoli, APA e, soprattutto, un alto valore in gradi Brix, che significa aumentare il proprio reddito. E, cosa non secondaria, queste rappresentano anche le pedine fondamentali per chi opera in agricoltura biologica.
Nelle prove documentate degli ultimi dieci anni, su differenti vitigni e zone viticole italiane, l’applicazione dei concimi e biostimolanti ILSA ha dato sempre risultati migliori, rispetto a testimoni non trattati o all’utilizzo di altri prodotti in commercio, incrementando i gradi Brix, il contenuto in polifenoli, senza provocare repentini aumenti di pH. Prove tutte disponibili nella specifica sezione dedicata alla vite da vino sul sito www.ilsagroup.com.
In particolare, le applicazioni fogliari di IlsaC-on (biostimolante 100% vegetale a base di idrolizzato enzimatico di Fabaceae) a partire dalle prime fasi vegetative, in dosi di 1,5 kg/ha ogni 15 giorni, favoriscono una più intensa attività fotosintetica, con conseguente maggiore produzione di metaboliti e successivamente una più regolare conformazione dei grappoli e maggiore integrità della buccia, dove sono presenti molti dei composti nobili del vino. IlsaC-on stimola positivamente il metabolismo delle piante di vite in tutte le fasi, favorendo anche l’attività dell’enzima PAL (Fenilalanina Ammoniaca Liasi), importante per superare periodi di stress in fase di maturazione e per consentire una maggiore concentrazione di composti fenolici nel mosto.
Tutto ciò si traduce nell’aumento dei gradi Brix, dei polifenoli e di altre caratteristiche qualitative dell’uva alla vendemmia. Confermato anche dalle prove appena concluse nel 2020, in varie zone d’Italia, in particolare presso Cantine Polvanera di Acquaviva delle Fonti (BA), in cui l’applicazione di IlsaC-on e Etixamin Bio-K, in regime biologico, ha portato netti aumenti del grado zuccherino sia su Primitivo che su Falanghina.
Terminata la vendemmia, le operazioni si spostano in cantina.
Ma in campo? Ci si può rilassare?
Macché! La concimazione autunnale al suolo, prima del riposo vegetativo, risulta fondamentale per la formazione delle riserve nutrizionali, utili per superare la stasi invernale. Infatti, la vite ha un importante picco di assorbimento radicale proprio in questo periodo, per cui, a livello fisiologico, necessita di azoto, potassio ed altri elementi nutritivi importanti per la ripartenza nella primavera prossima. E per ripartire con il piede giusto, ILSA consiglia i suoi concimi di fondo a base di Agrogel®, Fertil 10, Progress Micro, IlsaLife Plus Ferro e IlsaLife Plus Zolfo che, a seconda delle condizioni del terreno, possono essere determinanti per creare, da subito, le basi per una buona annata 2021.
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