“Lo stesso vino, confezionato con chiusure diverse, può portare a differenze sensoriali ampie quanto quelle riscontrabili in vini provenienti da vigneti diversi …” Questa frase, pronunciata da Peter Godden dell’AWRI nell’ambito del seminario offerto ai partecipanti di Enoforum 2005, è sufficiente a far comprendere l’importanza del lavoro svolto in Australia per meglio comprendere i fenomeni di evoluzione del vino dopo l’imbottigliamento. L’articolo descrive i risultati ottenuti con diversi tipi di chiusure (tappi in sughero monopezzo o tecnici, tappi sintetici, tappi a vite …) su alcuni tipi di vino, osservando l’evoluzione della solforosa, del colore e dell’aroma. La seconda parte sarà pubblicata in occasione del prossimo aggiornamento di Infowine.
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