Questo è uno studio sull’influenza di due portainnesti (110R, vigore elevato; 420A, basso vigore) e di tre diverse pratiche di gestione del suolo del vigneto (lavorazione della vegetazione spontanea – pratica diffusa in California, e coltura di orzo falciata o lavorata) sui composti contenenti azoto nell’uva (in particolare ammonio e amino acidi liberi denominati APA), sugli zuccheri e sugli acidi organici del ‘Cabernet Sauvignon’ clone 8. E’ stata osservata una differenza significativa tra i portainnesti per alcuni aminoacidi. In entrambi i metodi di preparazione dei campioni (spremitura o estrazione chimica), le uve del portainnesto 110R avevano contenuti più elevati di SER, GLN, THR, ARG, VAL, ILE, LEU, e APA rispetto alle uve del 420. Sono state osservate differenze nei profili degli aminoacidi e delle concentrazioni nelle due preparazioni dei campioni, indicando che occorre fare attenzione nel paragonare valori derivanti da metodi diversi. Non sono state rilevate differenze significative a livello dei diversi metodi di gestione del suolo, suggerendo che lo sfalcio è una pratica sostenibile, alternativa alla lavorazione, senza influire in modo negativo sui composti azotati, sullo zucchero o sugli acidi organici. Si consiglia la lettura del testo integrale. Titolo originale: Rootstock and vineyard floor management influence on Cabernet Sauvignon grape yeast assimilable nitrogen (YAN).
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