Nei periodi estivi particolarmente caldi (es. 2017, 2015, 2012, 2009, 2007, 2003) un problema serio, arduo da contrastare in vigna, è dato dalle alte temperature che foglie e acini mostrano nelle ore più calde, con valori di oltre 49-50°C (ben 8-10°C in più rispetto alla T dell’aria). Ciò causa il blocco dell’attività fisiologica e l’avvio di fotoinibizioni croniche con clorosi e necrosi a carico dei tessuti.
L’uva esterna alla chioma subisce disidratazioni spinte e scottature e diviene pertanto non utilizzabile. A questi livelli termici, i tessuti perdono la capacità di dissipare con efficacia l’energia in eccesso e i meccanismi preposti a tale funzione collassano. Risultato: fisiologia di base azzerata, rese produttive basse, qualità compromessa e seri rischi di disseccamento delle viti.
Nel presente lavoro è stato verificato l’efficacia dell’applicazione di un nuovo formulato di caolino calcinato, che in tali condizioni svolge una funzione “sunscreen”, consentendo di limitare i danni da stress da calore preservando l’integrità dei tessuti fogliari, la fisiologia di base (anche in post vendemmia) ed alcuni elementi chiave della qualità, quali antociani e acidi organici, oltre che una migliore efficienza dell’uso d’acqua. Le argille bianche di fatti possono mitigare i fenomeni negativi attraverso l'aumento della riflessione della radiazione solare, in particolare dell’infrarosso fino al 40%.
Tecnicamente, l’applicazione può essere eseguita monitorando le T dell’aria e utilizzando la formula dell’Australian Grape Wine Authority, ovvero iniziare a irrorare quando la T massima dell'aria supera 40°C per almeno un giorno o se la stessa supera 35°C per 2-3 giorni consecutivi. Al fine di contenere le dosi si può irrorare il caolino solo sulle pareti dei filari assolati nel pomeriggio, poiché più sensibili agli stress da calore. Di conseguenza, i costi sono contenuti, poiché irrorando solo una parte di ciascun filare occorrono 18-20 €/ha per trattamento; diviene pertanto una tecnica che, oltre a essere efficace, è anche economica, flessibile e non richiede particolari attrezzature e/o professionalità.
Lavoro finalista del Premio SIVE Ricerca per lo Sviluppo 2019 - Premio ASSOENOLOGI G. Versini e presentato alla 12ª edizione di Enoforum (Vicenza, 21-23 maggio 2019)