Il marciume acido è un termine talvolta utilizzato per descrivere un peggioramento generale dei grappoli prossimi alla maturazione associato a diversi batteri, lieviti e/o funghi filamentosi che in genere non sono considerati agenti patogeni primari. Sfortunatamente questo significa che molte persone spesso utilizzano questo termine in modo impreciso per indicare una condizione che ha diverse cause. In questo articolo definiremo il marciume acido come una sindrome che implica il marciume del grappolo in pre-vendemmia accompagnato dall’odore di aceto (acido acetico).
Il sintomo caratteristico visivo del marciume acido è la comparsa di acini di un colore da marrone a rossastro che finiscono per perdere la loro integrità e si decompongono senza che vi sia necessariamente la presenza di muffe. Anche se svariate muffe, come la Botrytis, possono colonizzare i grappoli colpiti dal marciume acido, tali organismi non sono necessari affinché il marciume acido si possa sviluppare. Sebbene in alcuni casi non si possa escludere completamente un ruolo potenziale delle muffe, tali muffe si sviluppano casualmente con gli organismi responsabili del marciume acido. Un altro gruppo di organismi associati ai grappoli affetti da marciume acido che sembrano essere una componente importante ma non essenziale della malattia, sono i moscerini della frutta o Drosophila.
Questo articolo propone il riassunto di un lavoro di 4 anni finalizzato a capire meglio i principi fondamentali alla base dello sviluppo del marciume acido e applicare tali conoscenze per una migliore gestione.
Lavoro presentato all‘International Cool Climate Wine Symposium, ICCWS, Brighton, Inghilterra, 26-28 maggio 2016
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