A molti viticoltori ed enologi non piacciono né la pioggia né l’irrigazione durante la fase di maturazione delle uve perché temono che l’acqua possa “diluire” la loro qualità. Questa presentazione prende in esame le recenti ricerche che il gruppo della Washington State University ha fatto, che mettono in evidenza come gli acini d’uva possano regolare le loro dimensioni e la loro concertazione gestendo l’ingresso e l’uscita d’acqua.
L’inizio della fase di maturazione (invaiatura) è caratterizzata da un esponenziale incremento di zuccheri e conseguenzialmente di acqua per incontrare le necessità della bacca. Questo permette all’uva di maturare anche in condizioni di stress idrico. Se il clima è abbastanza caldo e secco l’uva può sbarazzarsi dell’acqua in eccesso traspirandola dalla buccia; invece quando il clima è umido l’eccesso d’acqua è ripartito verso le foglie.
I dati utilizzati, supportati da prove in campo, mostrano che l’irrigazione a goccia e quella per scorrimento durante la fase di maturazione non causano una diluizione qualitativa delle uve; tuttavia pioggia ed irrigazione per aspersione, o addirittura condizioni climatiche molto umide, non solo bloccano l’evapotraspirazione dalle bacche, ma portano all’ingresso di acqua dalla buccia.
Video del SEMINARIO DE APERTURA di Enoforum 2017 (Vicenza, 16-18 maggio 2017) sponsorizzato da Ferrari
Abbonamento annuale ad Infowine: L'abbonamento, al costo di € 60 (IVA inclusa) dà diritto all'accesso per un anno a tutti i documenti pubblicati sul sito, archivio storico compreso (clicca qui)