La viticoltura di precisione consente di gestire la variabilità intraparcellare mediante tecnologie a rateo variabile (VR). Sebbene esistano poche conferme dell’efficacia della concimazione VR, la tecnica si presenta quale promettente strumento per ottimizzare l’equilibrio vegeto-produttivo.
Dal 2012 gli effetti di lungo periodo della concimazione azotata VR sono stati valutati mediante due esperimenti. Pertanto, è stata realizzata la mappa di vigore su base NDVI di due vigneti adiacenti di Barbera e, per ciascuno di essi, due fattori, il vigore (B=basso, M=medio e A=alto) e la tecnica di concimazione (Standard, VR, e Controllo), sono stati confrontati in un disegno a blocchi randomizzati.
In VR la dose di N è diminuita in funzione del vigore distribuendo 120, 60 e 0 kg/ha (esp1) e 80, 40 e 0 kg/ha (esp2) in B, M e A, rispettivamente. In entrambi gli esperimenti la dose standard equivaleva a quella intermedia annullandosi nel controllo.
Le ricerche hanno previsto l’utilizzo di urea (46%N) in esp1 e di un concime a rilascio controllato (CRF) (13.5.21+Mg+S) in esp2 per un periodo di 4 e 3 anni, rispettivamente durante il quale sono state determinate le variabili vegeto-produttive, la diagnostica fogliare e la composizione dell’uva.
Lavoro finalista del Premio SIVE OENOPPIA 2019. La relazione riprodotta in questo filmato è stata presentata alla 12ª edizione di Enoforum (Vicenza, 21-23 maggio 2019)
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