Ufficiale la proposta di riforma della OCM vino
La Commissione europea ha proposto oggi (22 giugno 2006) una riforma radicale dell’organizzazione comune dei mercati nel settore vitivinicolo. Gli obiettivi perseguiti sono aumentare la competitività dei produttori europei di vino, rafforzare la notorietà dei vini europei, riconquistare quote di mercato, ripristinare l’equilibrio tra offerta e domanda e semplificare le norme, salvaguardando nel contempo le migliori tradizioni della viticoltura europea e rafforzando il tessuto sociale ed ambientale delle zone rurali. La Commissione, dopo aver preso in esame quattro scenari di riforma, si schiera decisamente a favore di una riforma radicale, specifica per il settore del vino, da attuare secondo un piano in una sola tappa oppure in due tappe. Il piano in due tappe comincerebbe con misure destinate a riequilibrare l’offerta e la domanda prima di concentrarsi sul rafforzamento della competitività, passando per l’abolizione del regime dei diritti di impianto. Il piano prevede l’offerta di generosi incentivi ai produttori per estirpare i vigneti non redditizi, l’abolizione di misure di sostegno del mercato che appartengono ormai al passato, come la distillazione, mentre le norme che disciplinano l’etichettatura e le pratiche enologiche verrebbero semplificate e snellite. È previsto il trasferimento di risorse a favore di interventi di sviluppo rurale fatti su misura per il settore vitivinicolo e l’assegnazione di dotazioni finanziarie agli Stati membri per l’attuazione di misure da decidere a livello nazionale. Secondo il piano in una tappa, il regime di limitazione dei diritti di impianto scadrebbe il 1° agosto 2010 oppure sarebbe abolito immediatamente, insieme all'attuale regime di estirpazione dei vigneti. Dopo un dibattito approfondito su queste idee la Commissione prevede di presentare proposte legislative nel dicembre 2006 o a gennaio 2007.
Pubblicata il 23/06/2006