italianoenglishfrançaisdeutschespañolportuguês
Lingua
Cerca nel sito
  • » Novità
  • » Progetto Wisheli - Migliorare e predire la shelf-life dei vini bianchi
  • Verifica filtrazione finale pre-imbottigliamento
    Imbottigliare con fiducia grazie a VERIFLOW BOTTLESAFEâ„¢
    Dalla creazione di Invisible Sentinel, Inc. nel 2006, allo sviluppo della sezione vino nel 2015 in collaborazione con Jackson Family Wines, fino all'acquisizione di bioMérieux nel 2019. L'ultima in...
    Pubblicata il: 30/11/2023

Progetto Wisheli - Migliorare e predire la shelf-life dei vini bianchi

Effetto del trattamento con formulato demetallizzante combinato con una parziale macerazione a freddo

Progetto Wisheli - Migliorare e predire la shelf-life dei vini bianchi

Il progetto WISHELI si pone come obbiettivo di migliorare la shelf-life dei vini e più particolarmente dei vini bianchi umbri. 

Questo articolo presenta i risultati ottenuti dal prof. Andrea Bellincontro dell’Università della Tuscia (DIBAF) in collaborazione con ISVEA, azienda specializzata in Servizi analitici per la filiera Vitivinicola e il Dott. Panagiotis Arapitsas della Fundazione Edmund Mach.

Sono stati estrapolati risultati interessanti dalle valutazioni analitiche sulle varietà Grechetto e Trebbiano per studiare l’effetto del trattamento con formulato demetallizzante combinato con una parziale macerazione a freddo.

È stato rilevato dalle analisi post-chiarifica, soprattutto sul Grechetto, che il pH tende ad incrementare nelle tesi sottoposte a macerazione; questo è da considerare un fattore di rischio perché può provocare instabilità microbiologica, conseguente imbrunimento e quindi minori prospettive di shelf-life.

Sia sul Trebbiano che sul Grechetto, la macerazione a freddo determina un generale aumento della frazione fenolica estratta; questo risultato sottolinea come compiere un parziale ed equilibrato contatto solido-liquido, anche in un processo di vinificazione in bianco, abbassando le temperature in maniera moderata e graduale, può contribuire ad arricchire il mosto-vino di un pool polifenolico in grado di garantire maggiore copertura contro eventuali ossidazioni e degradazioni.

In entrambe le tesi trattate con demetalizzante diminuiscono le concentrazioni di due polifenoli abbastanza rilevanti come l’acido(cis+trans) cumariltartarico e l’acido(cis+trans) caffeiltartarico, lasciando presagire che le due tesi trattate con demetallizzante siano più stabili al colore e che possano preservare maggiore integrità di tipo organolettico-sensoriale, essendo i due fenoli responsabili di fenomeni di imbrunimento e dell’aumento del sentore di amaro.

Dopo 3 mesi di conservazione alla temperatura di 23°C, si inizia ad osservare un cambiamento relativo ad alcune modificazioni di specifici markers evolutivi.

fig1

 

I vini presentano concentrazioni più alte di aldeidi, acidi e composti solforati, la frazione aromatica  degli esteri tende a diminuire col tempo così come gli acidi idrossicinnamici legati all'acido tartarico. Inoltre, in relazione al tempo si osserva un aumento dei prodotti di solfonazione, del 5-metilfurfurale e del TDN.  Il trattamento col demetalizzante (DEM) non sembra avere alcun effetto apprezzabile sulla composizione dei vini.

La breve macerazione prefermentativa a freddo, invece, influisce decisamente sulla composizione dei vini. Si nota un aumento soprattutto dei flavanoli e, più in generale, dei composti fenolici ed un cambiamento nei parametri colorimetrici CIELAB (L*a*b*), con una diminuzione di luminosità (L*), un aumento della componente gialla (b*) e della Chroma (C*) nei campioni macerati.

I campioni trattati a 35°C per 10 giorni  di stress termico indotto si trovano in una posizione intermedia tra i campioni originali e quelli valutati dopo 3 mesi, confermando che il trattamento mima l'evoluzione naturale dei vini bianchi ed i vini sottoposti a camera climatica sono caratterizzati soprattutto da alte concentrazioni di TDN, 5-metilfurfurale, catechina ed epicatechina solfonate. Questi ultimi si sono quindi confermati essere metaboliti da considerare markers di stress termico anche nei vini Grechetto e Trebbiano e quindi strumenti di possibile valutazione di una shelf-life operata in inidonee condizioni di mantenimento termico.

Il progetto WISHELI raggruppa nel gruppo operativo le cantine Famiglia Cotarella, Monrubio, Terre della Custodia e Castello delle Regine, ISVEA, Impresa Verde e l’Università della Tuscia (DIBAF).
Per maggiori informazioni sul progetto WISHELI (Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2014-2020 – Misura 16 – Sottomisura 16.1) contattare ISVEA www.isvea.it o controllare il sito www.wisheli.it.

WISHELI

 

programma di sviluppo rurale per l'Umbria 2014-2020- Misura 16 - sottomisura 16.1

 

Pubblicata il 24/08/2021
Schede correlate
© Vinidea srl 2016: Piazza I° Maggio, 20, 29028 Ponte dell'Olio (PC) - ITALY - P.Iva: 01286830334
Per contattarci segui questo link
Titolo del periodico: Rivista Internet di Viticoltura ed Enologia
Editore e proprietario: Vinidea Srl
Registro Stampa - Giornali e Periodici: iscrizione presso il Tribunale di Piacenza al n. 722 del 02/03/2018
ISSN 1826-1590
powered by Infonet Srl Piacenza
- A +
ExecTime : 2,015625