L’obiettivo principale di questo articolo è di essere a supporto di produttori e consulenti di piccole e medie aziende vitivinicole che cercano un metodo per la determinazione dell’anidride solforosa pratico, preciso ed affidabile con lo scopo di effettuare il controllo dei propri vini in autonomia e direttamente in cantina.
Nel settore alimentare, e soprattutto in quello enologico, il tema della solforosa risulta essere sempre di grande rilievo, dal momento che evolve velocemente nel tempo sia in conseguenza alle normative di produzione, ma anche e soprattutto per la generale tendenza ad abbassare o eliminare l’uso della solforosa in produzione. Sono sempre di più, infatti, i produttori che vogliono garantire ai consumatori un vino con poche o privo di sostanze chimiche aggiunte (che possano alterare la natura del prodotto) mantenendo allo stesso tempo alti standard qualitativi.
Inoltre, l’analisi dell’anidride solforosa è una di quelle analisi fondamentali che più di altre viene fatta praticamente da qualsiasi produttore di vino. Allo stesso tempo, è anche una delle analisi che più di altre genera confusione nell’interpretazione dei risultati e mostra differenze che a volte sembrano inspiegabili, quando l’analisi viene effettuata sullo stesso vino ma con metodi diversi o in laboratori diversi.
Per questi (e molti altri) motivi è fondamentale rimanere costantemente aggiornati sul tema.
In passato abbiamo già scritto diversi articoli relativi all’analisi della solforosa. In questo nuovo documento, oltre a riassumere tutti i concetti cardine che ruotano attorno al tema delle analisi della solforosa nel vino svolte sia in fase di produzione che in pre-imbottigliamento, abbiamo introdotto un’analisi di tutte le opzioni che una piccola e media cantina può valutare per dotarsi di uno strumento interno per svolgere questa analisi.
In particolare, analizziamo i principali metodi di determinazione di questa importante molecola enologica, fornendo un confronto (completo di pro e contro) tra i metodi di analisi ufficiali OIV (distillazione e titolazione iodometrica) e tutte le tipologie di strumenti, tradizionali ed innovativi, presenti attualmente sul mercato che ti permettono di fare queste analisi in autonomia direttamente in cantina.
Sappiamo bene che chi ha l’obiettivo di internalizzare l’analisi della solforosa si trova spesso a doversi districare tra strumenti che, in una prima valutazione, sembrano simili in termini di praticità , ma che in realtà sono molto differenti tra di loro in termini di prestazioni analitiche e interpretazione dei risultati.
Il nostro scopo è, in primis, quello di metterci nei panni di chi ha la responsabilità del controllo qualità in cantine di piccole-medie dimensioni, che cerca soluzioni agevoli ma affidabili per migliorare la qualità del lavoro e quella della propria produzione.