Oidio, peronospora, botrite e insetti parassiti: ROMEO®, ARBIOGY® e BEMOTIUS® sono le nuove soluzioni di origine naturale di Syngenta che si aggiungono a TAEGRO® e PRIMIAL® per una viticoltura sempre più sostenibile
I cambiamenti climatici hanno indotto anticipi e sfasamenti dei cicli biologici di molteplici colture. I medesimi cambiamenti hanno modificato anche il comportamento di patogeni e parassiti, i quali si stanno adattando in fretta ai mutati scenari.
In tal senso non fanno eccezione la vite e le sue avversità , rendendo necessari cambi di prospettiva dal punto di vista agronomico e fitosanitario. Al contempo, la rarefazione delle sostanze attive di sintesi e le crescenti richieste delle filiere in termini di residui hanno complicato ulteriormente la redazione dei programmi di difesa.
Biocontrol: gli strumenti del futuro
In considerazione di quanto sopra, da alcuni anni la ricerca ha investito sempre più nello sviluppo di soluzioni di origine naturale, sia in veste di microrganismi, sia di sostanze attive ricavate da piante o altri organismi. Sono i cosiddetti “Biocontrol” ovvero agrofarmaci di nuova concezione che si propongono di arricchire il ventaglio di soluzioni per l’agricoltura biologica, andando a integrare positivamente anche i programmi di difesa integrata.
Diversi i vantaggi apportati dalle recenti biosoluzioni proposte sul mercato. Queste agiscono infatti tramite meccanismi d’azione completamente differenti da quelli delle sostanze di sintesi, a tutto vantaggio delle strategie antiresistenza. Inoltre, la maggior parte dei prodotti non presenta né un intervallo di sicurezza, né un limite massimo di residui. Infine, il profilo ambientale risulta positivo, alleggerendo l’impronta ecologica complessiva delle pratiche fitosanitarie.
Il tridente di Syngenta
La Casa di Basilea ha colto per tempo i mutati scenari e ha quindi investito con decisione sullo sviluppo di prodotti per il biocontrollo. Oltre ai già affermati TAEGRO® (Bacillus amyloliquefaciens - FZB24) e PRIMIAL® (Bacillus thuringiensis var. Kurstaki SA11), sono ora giunte tre novità che ampliano ulteriormente lo spettro di avversità della vite controllabili con l’ausilio di agenti di origine naturale, ovvero ROMEO®, ARBIOGY® e BEMOTIUS®.
ROMEO® è un biofungicida a base di cerevisane ed è formulato come polvere bagnabile. La sostanza attiva deriva dalle pareti cellulari di Saccharomyces cerevisiae ceppo LAS117 e agisce quale induttore di resistenza. Su vite può essere impiegato contro oidio, peronospora e botrite, attivando le risposte endogene della coltura. Cerevisane agisce infatti mimando le infezioni dei patogeni, fatto che induce la vite ad attivare le proprie difese naturali. Ciò permette alla coltura di meglio ostacolare le infezioni quando queste si verificheranno davvero. Il suo uso è quindi squisitamente preventivo.
ARBIOGY® e BEMOTIUS® sono invece insetticidi. Il primo contiene Beauveria bassiana - ATCC 74040, fungo parassita di insetti e acari. Formulato come dispersione oleosa va impiegato su vite alla prima comparsa degli organismi bersaglio, ovvero tripidi e cicaline, incluso Scaphoideus titanus, agente della Flavescenza dorata. ARBIOGY® può essere applicato fino a un massimo di cinque applicazioni annue a intervalli di 5-7 giorni. La presenza continuativa del fungo entomopatogeno assicura infatti un ambiente estremamente sfavorevole ai parassiti.
BEMOTIUS® contiene invece azadiractina A, limonoide estratto dai semi dell'albero di Neem che si propone quale insetticida/nematocida naturale. Su vite va impiegato per via fogliare agendo sui parassiti in veste di regolatore della crescita. Inoltre, esercita su di essi un’azione disappetente e repellente che ne minimizza l’aggressività verso la coltura. Nel suo spettro d’azione ricadono cicaline, incluso Scafoideo, nonché tripidi e piralide (Sparganothis pilleriana). Applicabile su vite in ragione di due trattamenti l’anno, BEMOTIUS® offre un intervallo di sicurezza di soli tre giorni.
Biologicals per la difesa della vite
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