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Impatto delle scarse precipitazioni invernali sulla composizione dell'uva e del vino

Impatto delle scarse precipitazioni invernali sulla composizione dell'uva e del vino

Recenti ricerche hanno dimostrato la relazione tra le precipitazioni invernali e la crescita della vegetazione, con le relative implicazioni per la composizione dell'uva e del vino.

Questo interessante lavoro australiano, che ha ricevuto il premio ASVO Best Oenology Paper Award 2022 (Australian Society of Viticulture and Oenology), sottolinea l'importanza della disponibilità idrica del suolo in primavera e in inverno nel definire lo stile del vino e stabilisce un quadro di riferimento per l'adozione di strategie di irrigazione per mantenere lo stile del vino di quella particolare regione in un contesto di cambiamento climatico. Secondo gli autori, infatti, il cambiamento climatico altererà gli stili di vino di una determinata regione se non verranno adottate nuove pratiche o se non verranno riviste quelle esistenti sia in vigna che in cantina.

Studiando i vigneti di Shiraz nella regione australiana di Barossa, sono state valutate diverse strategie di irrigazione nel corso di tre stagioni in un vigneto in cui le precipitazioni invernali sono state escluse utilizzando barriere anti-pioggia per imitare le possibili situazioni estreme che possiamo aspettarci dal cambiamento climatico. L'irrigazione è stata applicata ai profili completi del suolo durante l'inverno o durante il germogliamento e tutti i trattamenti sono stati confrontati con viti che ricevevano precipitazioni invernali medie.

I risultati hanno mostrato che una riduzione delle precipitazioni invernali di circa un terzo della media storica ha avuto un impatto notevole, riducendo la resa fino al 40%. La resa è stata parzialmente ripristinata con l'irrigazione, che però ha avuto effetti sull'equilibrio della vite e sulla composizione dell'uva e del vino. Quando l'umidità del suolo è stata ripristinata durante il germogliamento da piogge naturali o da un'irrigazione supplementare, rispetto alla progressiva bagnatura del suolo durante l'inverno, le viti hanno sviluppato una vegetazione più densa e la concentrazione di sostanze fenoliche è stata ridotta sia negli acini che nel vino.

L'articolo è disponibile su ASVO: segui questo link

Pubblicata il 27/04/2023
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Titolo del periodico: Rivista Internet di Viticoltura ed Enologia
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ISSN 1826-1590
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