italianoenglishfrançaisdeutschespañolportuguês
Lingua
Cerca nel sito
  • Soluzioni per la fermentazione alcolica
    I derivati di lievito HTS e Fermentis
    I derivati di lievito sono soluzioni utili per migliorare il processo fermentativo, la cinetica di consumo degli zuccheri e l’attività enzimatica connessa alla liberazione e produzione di aromi
    Pubblicata il: 04/05/2023

Longevità dei vini bianchi e rosati

Accorgimenti in fermentazione per ridurre l’accumulo di acetaldeide

L’acetaldeide nel vino può avere origine biologica (è coinvolta in numerosi processi metabolici, tra cui la fermentazione alcolica) o chimica (per ossidazione dell’etanolo in presenza di ossigeno e metalli).
L’acetaldeide gioca un ruolo importante nella longevità dei vini bianchi e rosati, sia direttamente sia indirettamente. Un effetto diretto risiede nell’apporto di note olfattive che ricordano la mela matura, note queste spesso indesiderate perché fanno perdere freschezza al bouquet del vino.

Inoltre l’acetaldeide lega stechiometricamente (rapporto 1:1,5) l’anidride solforosa, causandone la diminuzione nella componente libera, ossia la frazione attiva come antiossidante e antimicrobico.
L’acetaldeide, durante la fermentazione alcolica, si accumula subito dopo l’inoculo, nella fase di moltiplicazione dei lieviti e poi viene riassorbita almeno parzialmente nella seconda fase; è impossibile evitarne la produzione, è però possibile limitarne l’accumulo a fine fermentazione.

Come noto anche dalla bibliografia, la produzione di acetaldeide è direttamente proporzionale alla concentrazione di SO2 presente nel mosto durante la fermentazione alcolica. (fig. 1)

fig1Fig. 1
A parità nutrizione, nella tesi con aggiunta di SO
2 (30 ppm) lo stesso lievito ha prodotto il 50% di acetaldeide in più.
 

 

Poco si sa su altri aspetti e fattori che possono influire, quindi in questo breve articolo vogliamo fornire ulteriori indicazioni pratiche per arrivare al termine del processo fermentativo con il minore accumulo possibile di questo metabolita.

Dalle numerose prove condotte abbiamo potuto stabilire come i fattori su cui puntare per ottenere i migliori risultati siano la scelta del ceppo di lievito e un’appropriata strategia nutrizionale.

Scelta del ceppo di lievito

Come abbiamo detto, l’accumulo dell’acetaldeide avviene nella prima parte della fermentazione, raggiunge un picco e poi diminuisce (fig. 2).

fig2

Fig. 2
Accumulo di acetaldeide nei diversi momenti della fermentazione alcolica.

 

 

Le diverse prove condotte ci hanno mostrato come i ceppi che si moltiplicano velocemente nella fase iniziale e hanno cinetica più rapida, permettono un più efficace contenimento dell’acetaldeide a fine fermentazione.
Anche la composizione del mosto (p.e. microflora indigena, inibitori della fermentazione, ecc.) influisce sulla cinetica dei lieviti e quindi anche sulla produzione di acetaldeide. Lalvin CY3079 e Fervens Pro6,oltre a essere basso produttori, sono poco o nulla influenzati dalle caratteristiche del mosto. (fig. 3)

fig3Fig. 3
Produzione di acetaldeide al termine della fermentazione di mosto Garganega con forte inquinamento microbico iniziale.
 

 

Scelta della strategia nutrizionale

Fermentazioni fino a 5-6 % alcol: (p.e. Moscati, Brachetto, etc.) la nutrizione inorganica stimola il rapido sviluppo dei lieviti e il veloce avvio del riassorbimento dell’acetaldeide, quindi è imprescindibile, in caso di fermentazioni brevi, abbinare all’azoto organico quello inorganico (SuperDAP+Fructal o wynTube Spuma).

Fermentazioni con alcol > 9%: i livelli più contenuti di acetaldeide al termine della FA si riscontrano sempre in caso di nutrizione organica o complessa, questo grazie all’efficacia dell’azoto organico che garantisce vitalità alle cellule anche nelle fasi finali della fermentazione.

I risultati migliori, anche considerando il profilo organolettico dei vini finiti, li abbiamo ottenuti impiegando wynTube Prepara in reidratazione e wnTube Fructal o wynTube Spuma in fermentazione e in presa di spuma. (fig. 4)

fig4Fig. 4
La nutrizione complessa (wT Spuma) e quella solo organica (wT Fructal) hanno portato a una minore concentrazione di acetaldeide finale nel vino finito.
Tutti i nutrienti sono stati aggiunti a 30 g/hl e il lievito (Pro6, 20 g/hl) è stato reidrato con wynTube Prepara (10 g/hl).
 

 

I coadiuvanti che migliorano la cinetica fermentativa hanno un effetto positivo per limitare la concentrazione finale di acetaldeide. Tra questi risultanto particolarmente performanti Polimersei e Lifty Sense, grazie all’adsorbimento degli inibitori esogeni ed endogeni dei lieviti. Infine svolgono un ruolo positivo anche i coadiuvanti che permettono di ridurre l’impiego di SO2, p.e Battkill e Battkill XXL per il controllo della microflora inquinante.

Per maggiori informazioni:
www.dalcin.com
info@dalcin.com

Pubblicata il 27/05/2020
Immagini
Schede correlate
    Analisi e composizione delle uve
    Infowine Focus
    una selezione di contenuti dall'archivio di Infowine per approfondire il tema dell'analisi e composizione delle uve in vista della prossima vendemmia
    Pubblicata il:08/08/2019
    Note vegetali e vini rossi
    Accorgimenti per prevenire o eliminare il difetto prima e durante la fermentazione alcolica
    I vini rossi attualmente più apprezzati si caratterizzano per la netta identità varietale e per la complessità aromatica e gustativa. Non si può tuttavia prescindere da un terzo fattore, ossia l’as...
    Pubblicata il:20/06/2022
    Protezione dei vini bianchi e rosati: derivati di lievito specifici per affiancare l’SO2
    Il rapporto tra O2 e vini bianchi e rosati dalla fine della fermentazione alcolica all’imbottigliamento, merita sicuramente una gestione puntuale. È conosciuto il ruolo dell’O2 disciolto nel determ...
    Pubblicata il:31/03/2022
    Longevità dei vini bianchi:
    Accorgimenti in affinamento per ridurre i rischi legati all’ossigeno
    L’evoluzione dei vini bianchi, nel periodo compreso tra la fine della fermentazione alcolica e l’imbottigliamento, è strettamente legata alla presenza di O2 disciolto e alle conseguenti...
    Pubblicata il:30/03/2021
    Strategie per la gestione dei residui di fitosanitari in mosti e vini
    Tomas Roman Villegas, Fondazione Edmund Mach; Maria Manara, Dal Cin spa
    La gestione del rame e la rimozione dei residui di fitosanitari: due problemi attuali e diffusi che coinvolgono mosti e vini, bianchi e rossi. La gestione del rame nei mosti: La presenza di rame n...
    Pubblicata il:17/07/2019
    Aspetti produttivi e vantaggi della Tecnologia MiniTubes
    Alberto Granata, Assicurazione Qualità Dal Cin spa. Video seminario Enoforum 2017
    L’abilità manifatturiera che garantisca al prodotto finito solo una qualità in termini di risultato applicativo, non è oggi più sufficiente. E’ necessario andare oltre tale aspetto “industriale”, a...
    Pubblicata il:27/08/2018
© Vinidea srl 2016: Piazza I° Maggio, 20, 29028 Ponte dell'Olio (PC) - ITALY - P.Iva: 01286830334
Per contattarci segui questo link
Titolo del periodico: Rivista Internet di Viticoltura ed Enologia
Editore e proprietario: Vinidea Srl
Registro Stampa - Giornali e Periodici: iscrizione presso il Tribunale di Piacenza al n. 722 del 02/03/2018
ISSN 1826-1590
powered by Infonet Srl Piacenza
- A +
ExecTime : 1,953125