L’adattamento del metodo per dosare l’ossigeno dissolto in tutti i tipi di contenitori (grazie alla creazione di circuiti ermetici ai gas) e il controllo in continuo di 14.000 hl di vini tranquilli di ogni tipo durante il loro confezionamento (ricevimento, trattamento, imbottigliamento o confezionamento in bag-in-box) hanno consentito di caratterizzare gli apporti di ossigeno delle diverse operazioni subite dal vino e di proporre soluzioni per ridurli per limitare l’impiego di antiossidanti (SO2, acido ascorbico) preservando al meglio gli aromi e prolungando la durata di conservazione dei vini confezionati.