Il progetto NATURAL AGRO è stato finanziato nell’ambito della Call 2022 del Programma LIFE Standard Action Projects (SAPs) dell’Unione Europea ed è previsto per cinque anni, coinvolgendo 3 paesi partner: Francia, Italia e Portogallo.
L’obiettivo del progetto è promuovere la viticoltura europea verso una protezione delle colture più efficiente, sostenibile e priva di sostanze tossiche, riducendo e potenzialmente eliminando l’uso di composti xenobiotici nei prodotti fitosanitari. Uno dei principali obiettivi è sviluppare e valutare due formulazioni specifiche per la Peronospora e il Mal dell’Esca utilizzando idrossiapatite carbonatata e miscele di oli naturali con contenuti molto bassi o nulli di rame.
L’obiettivo è ottenere formulazioni a ridotto contenuto di rame con concentrazioni ridotte dagli attuali livelli del 3,5% al 0% (completamente prive di rame). Di conseguenza, i partner dimostreranno l’efficacia di questi prodotti fitosanitari su una scala più ampia conducendo una prova multi-locale in laboratori viventi e vigneti in Italia, Francia e Portogallo. Il risultato finale sarà lo sviluppo completo e la qualificazione di due formulazioni di prodotti fitosanitari per l’introduzione commerciale.
VITEPIU’, partner del consorzio Life Natural Agro, è responsabile dello sviluppo dell’aspetto Agritech del progetto Life, che prevede la fornitura di unità di controllo dotate di sensori alle aziende vitivinicole coinvolte. L’obiettivo è raccogliere dati sullo stress vegetativo delle piante causato sia da malattie che da condizioni climatiche e analizzare i dati raccolti.
Nelle ultime settimane, VITEPIU’e NDG hanno intensificato gli incontri con le aziende vitivinicole interessate al progetto LIFE NATURAL AGRO, coinvolgendo direttamente i proprietari. Questo ha permesso di identificare le sei aziende italiane partecipanti al progetto. Le aziende sono situate nelle regioni del centro-nord Italia, dalla Toscana al Friuli Venezia Giulia, passando per il Veneto e sono rispettivamente: Masot e Stramaret in Veneto nel territorio del Prosecco, Tenuta Stella nel territorio del Collio in Friuli, Secondo Marco in Amarone, Valpolicella Veneto, 1701 nel territorio della Franciacorta e Fattoria di Petrognano in Chianti, Toscana.
In occasione degli incontri, sono stati valutati attentamente i dettagli delle operazioni in vigneto, raccogliendo informazioni sulle pratiche agronomiche e sugli strumenti tecnici utilizzati per i trattamenti. L’obiettivo principale è stato selezionare aziende compatibili con il progetto, dato la sua durata di cinque anni per testare e dosare direttamente in vigneto i prodotti innovativi utilizzando le risorse aziendali, seguendo così un approccio olistico nella sperimentazione.
Durante le visite in campo ai vigneti coinvolti nella sperimentazione, è già stata installata un’unità di controllo all’avanguardia per raccogliere dati climatici e scattare foto dei vigneti destinati a essere trattati con i prodotti LIFE. È dotata di sensori all’avanguardia per il monitoraggio della crescita vegetativa e di un simulatore di foglie per la misurazione della temperatura, del microclima circostante e del dilavamento a seguito delle piogge.
Entro metà febbraio saranno completate tutte le operazioni preparatorie per l’avvio delle attività sul campo. I dati raccolti dalle unità di controllo saranno elaborati da un Sistema di Supporto Decisionale (DSS), vite.net, sviluppato da Horta Srl, che assisterà le cantine nell’ottimizzazione dei tempi, delle dosi e delle modalità di applicazione di questi prodotti innovativi all’interno di un protocollo difensivo. Le prove sul campo vedranno un’integrazione di tradizione e innovazione, con pratiche aziendali supportate da informazioni IT provenienti da strumenti all’avanguardia.
Nelle prossime settimane, ASTRA, un centro di test a supporto delle attività, consegnerà i prodotti e i relativi protocolli di applicazione alle aziende selezionate.
Per ulteriori informazioni, visita il sito: naturalagro – naturalagro (lifenaturalagro.eu)
Natural Agro è co-finanziato dall’Unione Europea.
I punti di vista e le opinioni espresse sono tuttavia esclusivamente quelli dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione Europea. Né l’Unione Europea né l’autorità che concede il finanziamento possono essere ritenute responsabili.
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