Un decreto di lotta obbligatoria demanda ai Servizi Fitosanitari Regionali l’accertamento annuale della presenza di Scaphoideus titanus Ball, la cicalina vettore principale del fitoplasma della flavescenza dorata. Attualmente, a livello nazionale non esistono metodi standardizzati per la valutazione delle popolazioni: la tecnica più diffusa è il monitoraggio degli adulti tramite trappole cromotropiche.
Obiettivo del lavoro è quello di descrivere le modalità operative e le prestazioni di un metodo di controllo delle forme giovanili di Scaphoideus – alternativo al monitoraggio degli adulti – da realizzarsi in primavera, già applicato in Trentino su larga scala, rapido, non troppo oneroso e funzionale alla miglior definizione del momento e della tipologia del trattamento insetticida. Si intende inoltre confermare la relazione tra due cicli biologici diversi, separati da un lasso di tempo in cui non si fanno trattamenti insetticidi e che quindi sono influenzati solo da fattori biotici (ovideposizione, % di schiusa delle uova) e abiotici (parametri climatici invernali e primaverili).
Poster presentato ad Enoforum 2019, 21-23 maggio 2019, Vicenza (Italia)
Abstract La tiamina (vitamina B1) è un nutriente vitale per la crescita e il metabolismo dei lieviti. I lieviti privilegiano l’assimilazione della tiamina dal mosto d’uva prima di iniziare a produrne di propria. I lieviti possono immagazzinare fino a 10 000 volte più tiamina di quella disponibile nel mosto d’uva. Questo processo di immagazzinamento conserva
“Instabilità” è un termine generico definito come la tendenza a cambiare, anche repentinamente. Questa definizione delinea una situazione di incertezza, che traslata nel settore enologico significa che il vino instabile può cambiare anche rapidamente nel tempo in funzione delle condizioni di conservazione, evolvendo generalmente in modo negativo. L’instabilità del vino riguarda molti dei suoi costituenti sia semplici
Pier Giorgio Bonicelli, Ginevra Canavera, Riccardo Collivasone, Silvia Pagani, Mario Gabrielli, Tommaso FrioniUniversità cattolica del Sacro Cuore, Piacenza Una delle sfide impellenti per la viticoltura italiana è quella di trovare nuove soluzioni per fronteggiare il cambiamento climatico. L’aumento delle temperature e la carenza di precipitazioni hanno infatti pesanti ripercussioni sulla produttività e qualità delle uve
Marzio Mannino (Resp. Tecnico e Qualità – Francy Oenology) Tommaso Perini Tutti gli enologi valutano il quadro acido del mosto in fermentazione e del vino finito commentando i livelli di acido acetico, malico e lattico principalmente, ma valutando molto poco anche i livelli di acido citrico, succinico e altri acidi considerati minori. Normalmente impuntano una variazione
Vito Michele Paradiso1*, Massimo Tripaldi2, Maurizio Frati3, Ilaria Prezioso1 , Gabriele Fioschi1 , Giuseppe Gambacorta4 , Mirella Noviello4 1 Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali, Laboratorio di Microbiologia agraria e Tecnologie alimentari, Università del Salento, Campus Ecotekne, 73100 Lecce (LE), Italia 2 Centro Servizi Enologici S.r.l., Via per Avetrana 57, 74024 Manduria Ta, Italia 3