Negli ultimi anni, grazie alle nuove tecniche di analisi, si è compreso l’importante ruolo che i microrganismi rivestono non solo nel processo di vinificazione, ma anche nel vigneto. In vigna e in cantina, il microbiota, ossia l’insieme dei microrganismi, influenza fortemente la biologia della vite e il processo di vinificazione, determinandone gli esiti qualitativi e quantitativi. 
 
Microrganismi della Vite e del Vino punta quindi l’attenzione sulle più recenti scoperte scientifiche in questi ambiti. La forma è quella di un manuale, con uno stile agile e accattivante, arricchito da approfondimenti e da una articolata iconografia – immagini, box, tabelle riassuntive – volta a visualizzare i concetti principali per renderli di più facile comprensione. Il testo si rivolge ai produttori vitivinicoli, ai tecnici di campagna e agli enologi, ma è anche un valido strumento di studio per chi frequenta scuole superiori e corsi universitari attinenti. 
 
“Microrganismi della Vite e del Vino – Origine, funzioni e applicazioni enologiche “
 
di Raffaele Guzzon e Ilaria Pertot 
 
Pagine 256
ISBN: 978-88-481-3118-6
39,90 €
Edito da Tecniche Nuove
 
Autori: 
Raffaele Guzzon 
Dopo essersi laureato in Tecnologie Alimentari presso l’Università di Parma, ha conseguito il dottorato di ricerca sull’Applicazione di colture microbiche immobilizzate alle fermentazioni enologiche presso la Facoltà di Ingegneria Industriale di Trento. Lavora dal 2003 presso la Fondazione Edmund Mach e attualmente ne coordina il laboratorio di Microbiologia enologica, svolgendo nel contempo attività didattica presso il Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia. 
 
Ilaria Pertot 
Laureata in Scienze Agrarie, ha ottenuto il dottorato di ricerca in protezione delle colture nel 1994 presso l’Università degli Studi di Udine dopo un periodo di ricerca svolto presso l’Università della California a Berkeley. Ha frequentato come visiting scientist diverse prestigiose istituzioni di ricerca, come il Politecnico Federale di Zurigo o il Volcani Center in Israele. Dal 1998 è ricercatrice presso la Fondazione Edmund Mach di S. Michele all’Adige e attualmente coordina il Dipartimento Agro-ecosistemi sostenibili e biorisorse, dove si occupa principalmente della messa a punto di tecnologie alternative ai pesticidi.

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