L’analisi sensoriale descrittiva (DA) è uno degli strumenti più ampiamente utilizzati nell’analisi del vino. Tuttavia, considerando le risorse di tempo ed economiche necessarie per la formazione dei panel utilizzati in questo tipo di analisi, nel corso degli ultimi 10 anni sono state sviluppate nuove metodologie per la caratterizzazione sensoriale.

Una di queste metodologie di recente sviluppo è il “sorting test”, metodo basato sulla valutazione delle differenze sensoriali complessive.

 Lo scopo di questo articolo pubblicato su Wineland Magazin è quello di rivedere la teoria, l’applicazione, i vantaggi e gli svantaggi dell’analisi descrittiva e dei “sorting test”. Per illustrare le potenzialità di queste due tecnologie sensoriali sono stati utilizzati i risultati di un progetto realizzato presso la Stellenbosch University sui vini Chenin blanc.

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