Il problema della stabilizzazione è annoso per tutte le cantine.
Interventi drastici possono impoverire il vino e non essere risolutivi. In realtà una soluzione esiste. Il suo nome commerciale è Retinex.
Si tratta una miscela di polisaccaridi, mannoproteine ed etere carbossimetilico della cellulosa.
Retinex, nato nei laboratori di Bioenologia 2.0, è da molti anni utilizzato con successo, in Italia e all’estero.
Grazie alla sua composizione, conferisce stabilità per almeno vent’anni, donando ai vini morbidezza e preservandone la struttura e la sapidità. Il miglioramento organolettico è consolidato ed evidente. Usato in botti e barrique, prima del trasferimento dei rossi, le manterrà pulite.
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