Volge ormai al termine il progetto POL-TP, condotto da ISVEA e Cantina Sociale Colli Fiorentini e finanziato dalla Regione Toscana attraverso la Misura 124 del PSR 2007-2013.
La ricerca è finalizzata a testare l’adattabilità al vigneto toscano del sistema australiano Wine Cloud (ex Tannin Portal), sviluppato dall’AWRI per consentire anche alle cantine con scarsa dotazione strumentale e con poco personale di monitorare il profilo fenolico delle uve e dei vini. Il sistema riduce infatti al minimo le necessità di preparazione del campione, e richiede al laboratorio che ne fruisce solamente una semplice lettura spettofotometrica, alla portata anche dei laboratori meno attrezzati; un’interfaccia web elabora i dati di assorbanza su una curva di calibrazione sviluppata su un database internazionale, e rende all’utente le concentrazioni di tannino, polifenoli totali, antociani e tannini pigmentati.
Le prime anticipazioni sembrano confermare che il sistema di analisi semplificata delle uve si adatta bene anche alla varietà Sangiovese e, nelle condizioni del Chianti, permette di ottenere chiare indicazioni sul potenziale fenolico di un vigneto due settimane prima della vendemmia. Questo con un sistema di campionamento delle uve che differisce poco nelle modalità e nel tempo necessario da quanto già fatto per l’analisi di zuccheri ed acidità, e con un’analisi della durata di poche e ore e dal costo molto ridotto.
Implementato in una realtà come la Cantina ValVirginio, capofila del progetto, il sistema significa potere mappare i vigneti dei propri conferenti, meglio organizzare il calendario dei conferimenti, selezionare le partire in base al potenziale fenolico, definire in anticipo i protocolli di vinificazione e – in definitiva – apportare un significativo miglioramento qualitativo alla propria produzione senza significativi costi aggiuntivi.
I risultati della sperimentazione saranno presentati in un convegno che si celebrerà a febbraio 2015.
Per ottenere anticipazioni, è possibile contattare ISVEA.
La ricerca è finalizzata a testare l’adattabilità al vigneto toscano del sistema australiano Wine Cloud (ex Tannin Portal), sviluppato dall’AWRI per consentire anche alle cantine con scarsa dotazione strumentale e con poco personale di monitorare il profilo fenolico delle uve e dei vini. Il sistema riduce infatti al minimo le necessità di preparazione del campione, e richiede al laboratorio che ne fruisce solamente una semplice lettura spettofotometrica, alla portata anche dei laboratori meno attrezzati; un’interfaccia web elabora i dati di assorbanza su una curva di calibrazione sviluppata su un database internazionale, e rende all’utente le concentrazioni di tannino, polifenoli totali, antociani e tannini pigmentati.
Le prime anticipazioni sembrano confermare che il sistema di analisi semplificata delle uve si adatta bene anche alla varietà Sangiovese e, nelle condizioni del Chianti, permette di ottenere chiare indicazioni sul potenziale fenolico di un vigneto due settimane prima della vendemmia. Questo con un sistema di campionamento delle uve che differisce poco nelle modalità e nel tempo necessario da quanto già fatto per l’analisi di zuccheri ed acidità, e con un’analisi della durata di poche e ore e dal costo molto ridotto.
Implementato in una realtà come la Cantina ValVirginio, capofila del progetto, il sistema significa potere mappare i vigneti dei propri conferenti, meglio organizzare il calendario dei conferimenti, selezionare le partire in base al potenziale fenolico, definire in anticipo i protocolli di vinificazione e – in definitiva – apportare un significativo miglioramento qualitativo alla propria produzione senza significativi costi aggiuntivi.
I risultati della sperimentazione saranno presentati in un convegno che si celebrerà a febbraio 2015.
Per ottenere anticipazioni, è possibile contattare ISVEA.
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