Il Mal dell’Esca della vite è una patologia che può portare al rapido deperimento della pianta con una conseguente perdita della produzione. I meccanismi di azione sono complessi in quanto la malattia non è riconducibile ad un singolo patogeno. La gravità dei sintomi dipende molto dall’andamento stagionale e, in determinate situazioni, le piante possono completare il loro ciclo annuale senza manifestare alcun segno della malattia.

Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare le differenze sulla quantità e la qualità delle uve Sangiovese prodotte da piante che non hanno mai manifestato sintomi di mal dell’esca e da piante infette risultate asintomatiche nella stagione 2016.

Tra i parametri produttivi presi in esame, solamente il peso medio degli acini è risultato inferiore nelle piante infette. Le caratteristiche tecnologiche dei mosti (acidità totale, pH e contenuto zuccherino) non sono state influenzate dalla presenza latente della malattia. Differenze significative sono state riscontrate, invece, sulla concentrazione e la qualità dei composti fenolici. In particolare, i vinaccioli delle uve prodotte da piante asintomatiche sono risultati più dotati di polifenoli estraibili. Nelle bacche delle piante asintomatiche, infine, si è evidenziata una riduzione del contenuto di antociani, associato ad un aumento del rapporto tra antocianine trisostituite e disostituite ed alla diminuzione della percentuale di antocianine acilate.

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