L’articolo espone i risultati di uno studio effettuato in Francia dal 1999 al 2001 in diverse regioni della Francia, misurando i residui dei prodotti fitosanotari e dei loro metaboliti nelle uve, nei vini e nei distillati, con prodotti antioidici, antiperonosporici ed antibotritici. Ne emerge un quadro abbastanza positivo, che tuttavia lascia ancora margini di miglioramento. Vengono quindi riassunte alcune iniziative promosse da società produttrici (Du Pont, Syngenta, Bayer) per aiutare i viticoltori ad ottimizzare l’impiego di fitofarmaci.
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