La ricerca di riferimenti tecnici finalizzati a stabilire efficaci strategie di lotta contro l’oidio in viticoltura bilologica era l’obiettivo del gruppo di lavoro creato nel 2008 da Sudvinbio (Associazione interprofessionale di vini biologici della regione Languedoc-Roussillon), in collaborazione con altre organizzazioni di ricerca francesi.
Questo lavoro, durato cinque anni, ha permesso di individuare una serie di alternative (olio essenziale di arance dolci, prodotti lattei) e di valutare la possibilità di ridurre l’uso di zolfo.
I risultati sono stati riassunti in un documento pubblicato nel sito Sudvinbio: “La gestione dell’oidio in viticoltura biologica in Languedoc-Roussillon“.
Successivamente, tra il 2013 e il 2014, sono stati effettuati altri test incentrati su due temi:
1. Efficacia di diversi prodotti applicati durante il pre-germogliamento;
2. Efficacia dell’applicazione di polvere di zolfo durante la fioritura e la chiusura del grappolo.
Una sintesi di questo lavoro è disponibile sul sito vignevin-lr (clicca qui)
Notizie correlate:
Ti presentiamo una selezione dei contenuti della rivista a tema..