In viticoltura è spesso necessario seguire un rigoroso programma di pesticidi per il controllo delle malattie fungine e degli oomiceti, al fine di garantire il rispetto degli standard produttivi. Alla luce di questa realtà, è diventato fondamentale ridurre l’uso di fungicidi di sintesi e adottare alternative più sostenibili ed ecologiche per la protezione delle colture. Tuttavia, in molte regioni vinicole tradizionali, esistono ancora limitazioni significative nell’adozione di varietà resistenti o tolleranti alle malattie.

In risposta a queste sfide, l’applicazione di metodi biologici e fisici, come l’uso di estratti naturali e microrganismi benefici, ha mostrato un notevole potenziale per sostituire almeno in parte i fungicidi di sintesi. Inoltre, i sistemi di supporto alle decisioni basati sulla modellazione predittiva e sul monitoraggio in tempo reale svolgono un ruolo fondamentale nell’ottimizzazione e nella riduzione dei trattamenti chimici, fornendo raccomandazioni precise sui tempi e i luoghi più appropriati per gli interventi.

Questo lavoro, sviluppato dal gruppo BIOVITIS dell’Instituto de Ciencias de la Vid y del Vino (ICVV), affronta i più recenti progressi nella protezione della vite con l’obiettivo di ridurre al minimo l’uso di pesticidi in viticoltura. Il capitolo esplora diverse strategie di gestione sostenibile, cercando non solo di controllare efficacemente le malattie fungine e oomicete in tutte le fasi della coltivazione, dal vivaio alla vite matura, ma anche di promuovere la resilienza delle colture e la conservazione dell’ecosistema circostante.

Questo capitolo fa parte del libro pubblicato da Elsevier, volume 110, intitolato “Grapevine: from Origin to the Vineyard”:

Catarina Leal e David Gramaje. 2024. Strategie di gestione per ridurre l’uso di pesticidi contro le malattie causate da funghi e oomiceti nella vite. https://authors.elsevier.com/a/1ix4rErDqaK09

Fonte: ICVV