Il nuovo metodo si basa sulla fluorescenza con ibridazione in situ (FISH) ed utilizza un oligonucleotide fluorescente, omologo dell’ rDNA 16S presente nelle principali specie di batteri lattici presenti nel vino. Il protocollo per il rilevamento di questi batteri è stato messo a punto effettuando prove di ibridazione su 36 ceppi di riferimento. La specificità del probe è stato valutato utilizzando colture pure, ma anche partendo da vino, dimostrando che è possibile procedere all’identificazione ed alla quantificazione dei batteri direttamente dal campione tal quale senza precoltura. I risultati mostrano che la tecnica FISH è molto promettente per la rapida identificazione dei batteri, con tempi di analisi molto brevi (4-16 ore). (Si consiglia la lettura del testo integrale. Titolo originale: Development of specific fluorescent oligonucleotide probes for in situ identification of wine lactic acid bacteria) GT2004_05
Il livello di conoscenza che abbiamo attualmente sull’interpretazione della tipicità..
Francesca Borghini, Francesco Giordano, Leonardo Masoni e Stefano Ferrari ISVEA..
Stefano Zaninotto1, Milena Lambri21 Amorim Cork Italia, Via Camillo Bianchi,..