Ricorderò sempre il mio primo contatto col laboratorio di Denis DUBOURDIEU, alla Facoltà di Enologia di Bordeaux. Provenivo dal gruppo di Biologia Molecolare del professor Aigle, quel mondo scientifico mi era del tutto sconosciuto.
Strumentazione per il frazionamento, la separazione, per la chimica vera come all’epoca dei pionieri Peynaud e Ribereau-Gayon, odore di solventi, un caos assoluto in uno spazio angusto e molto caratterizzato anni ‘80.
Mi sentivo un po’ perso, addirittura turbato, in questo nuovo universo. E poi lui è arrivato… in ritardo, come al solito (come avrei imparato più tardi). Ma un ritardo subito scusato, tanto era positiva la luce che emanava dalla sua persona, tanto era comunicativa l’energia del suo sguardo sorridente, tanto era cordiale la sua voce e l’arte dialettica, che padroneggiava alla perfezione. Scusato perché questa persona abbracciava per curiosità, passione, convinzione, fede, tanti campi da gioco a livello intellettuale, spirituale, filosofico, scientifico. Un vero accademico umanista nell’abito elegante ma informale dell’uomo operativo e di lettere che era.
Denis è stato più che un professore, più che un coordinatore di dottorato. Potremmo essere in centinaia a scrivere la stessa cosa, tanto la generosità e la voglia di condividere di questo uomo era naturale. Abbiamo condiviso alcune tempeste nel Mediterraneo, tra cui una memorabile a Capo Creu dove il capitano manteneva la rotta supportato dal suo equipaggio di discepoli fiduciosi. Abbiamo condiviso letture che mi aveva consigliato per aprire il mio spirito e scambiare meglio le informazioni. Abbiamo parimenti condiviso alcuni momenti più bui della nostra amicizia, tormentati, coinvolti in interessi economici temporaneamente contrapposti.
Ma le circostanze della vita, infine, hanno permesso di ritrovarci attorno ad una scatola di caviale e a vini bianchi di cui lui aveva grande competenza e intima passione. Anche se poi, alla fine, non ci hanno lasciato il tempo di riprendere la frequentazione.
Dopo il funerale, all’uscita dalla chiesa, sulla strada per il cimitero, molti dei suoi antichi allievi condividevano la stessa idea della vita, che lui ci aveva trasmesso e gli inglesi riassumono perfettamente nella frase NOTHING BUT THE BEST (solo il meglio)!
Grazie professore, grazie Maestro, grazie amico DENIS…
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