Nella prima decade del 21esimo secolo i potenziali effetti terapeutici di un regolare ma moderato consumo di vino sono stati riscontrati e universalmente riconosciuti. Essi includono una riduzione del rischio di morte per malattie cardiovascolari simile al beneficio che si ottiene dal consumo di frutta, cereali e vegetali che, assieme al vino, contituiscono il cardine della dieta mediterranea. I componenti chimici considerati responsabili di questa risposta terapeutica sono l’etanolo ed i polifenoli. Addirittura il consumo moderato di vino è stato osservato incrementare le risposte cardio-protettive e contrastare gli effetti negativi di una dieta ricca di grassi sulla coagulazione del sangue, le funzioni endoteliali e l’ossidazione dei lipidi. Questo studio esplora i fattori viticoli ed enologici che influenzano la concentrazione dei fenoli nella vite e nel vino. L’accumulo di tali composti nella vite dipende in primo luogo da caratteristiche varietali, l’espressione dei quali è a sua volta influenzata da una combinazione di fattori vitivinicoli e climatici come l’insolazione o la temperatura durante la maturazione. La concentrazione delle sostanze fenoliche presenti nel mosto e nel vino dipende dalle metodiche di estrazione e vinificazione utilizzate. Il contenuto in polifenoli di un vino può essere incrementato addizionando il mosto durante la fermentazione con fonti di composti fenolici o in alternativa utilizzando un estratto di acini dopo la fermentazione stessa. Si consiglia la lettura del testo integrale. Titolo originale: Better wine for better health: Fact or fiction?