L’uso di ceppi fungini di ‘Trichoderma‘ per il controllo biologico contro i funghi patogeni responsabili delle malattia del legno della vite è un metodo che sta dando promettenti risultati. Lo studio, coordinato da Pedro Casquero Luelmo, ricercatore dell’Università di Leon, Spagna, fa parte di un progetto di ricerca il cui obbiettivo è affrontare i grandi problemi che i funghi responsabili di queste malattie stano affliggendo ai vigneti delle zone di Castiglia e Leon.
 
Queste malattie sono causate da una combinazione di funghi che attaccano le piante. Infatti, a seconda della fase di infezione in cui si trova la pianta è possibile identificare diversi funghi patogeni.
 
Con le attuali politiche ambientali europee, i prodotti fitosanitari applicabili contro i parassiti e le malattie in campo sono molto ridotti. Questa situazione richiede pertanto la ricerca di nuove soluzioni eco-compatibili e sostenibili per l’ambiente.
 
I ricercatori del GUIAS (Grupo Universitario de Investigación de Ingeniería y Agricultura Sostenible) dell’Università di Leon stanno raccogliendo ceppi fungini di Trichoderma nei vigneti da applicare come metodo di controllo biologico contro i funghi patogeni che causano le malattie del legno della vite.
 
‘Trichoderma’ è presente nelle radici delle piante. Si tratta di un simbionte non virulento per la pianta ed antagonista di molti funghi fitopatogeni, che la protegge da varie malattie. Il loro utilizzo in agricoltura ha numerosi vantaggi poiché colonizza l’ambiente delle radici e si stabilisce rapidamente nella comunità microbiologica presente, controllando gli agenti patogeni e stimolando la crescita delle radici.
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