Nella tradizione vitivinicola toscana, il Sangiovese è il vitigno più diffuso e utilizzato, apprezzato per il contributo qualitativo alla produzione enologica. Presenta tuttavia alcuni limiti relativamente al contenuto ed alla composizione polifenolica delle uve. I composti fenolici hanno infatti un ruolo fondamentale durante l’invecchiamento e sono tra i principali responsabili delle proprietà organolettiche dei vini. Nel presente lavoro viene proposto l’impiego di alcune varietà autoctone che possono sostituirsi ai vitigni internazionali utilizzati negli anni recenti per incrementare tonalità, intensità colorante e struttura dei vini. A questo scopo sono stati considerati i vitigni Barsaglina, Foglia tonda e Colorino del Valdarno. E’ riportata la caratterizzazione di polifenoli e antociani dei differenti vitigni per via spettrofotometrica (UV-VIS) e HPLC-DAD. Lavoro presentato alla 6° edizione di Enoforum, Piacenza, Aprile 2009
Il livello di conoscenza che abbiamo attualmente sull’interpretazione della tipicità..
Francesca Borghini, Francesco Giordano, Leonardo Masoni e Stefano Ferrari ISVEA..
Stefano Zaninotto1, Milena Lambri21 Amorim Cork Italia, Via Camillo Bianchi,..