L’ossidazione è un fenomeno molto complesso. In piccole quantitá, l’ossigeno può migliorare il vino ma è fondamentale evitare una deriva ossidativa. È importante pertanto sapere quanto ossigeno dare al vino per permettere una completa fase di stabilizzazione del colore e dell’astringenza ed un adeguato miglioramento dell’aroma senza superare una certa soglia. Esistono diversi metodi di analisi per determinare l’ossidabilità del vino ma in genere non danno risposte correlabili alle diverse fasi di ossidazione che il vino subisce.
In questa presentazione, Angelita Gambuti, ricercatrice dell’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’, descrive un nuovo metodo per valutare la tolleranza all’ossigeno dei vini rossi che permette di scegliere il livello di micro e/o nano-ossigenazione da applicare tenendo conto del periodo di affinamento in bottiglia prima che il vino venga consumato.
Maurizio Ugliano, direttore della ricerca enologica di Nomacorc, affronta il problema nei vini bianchi e descrive l’applicazione della voltammetria e la messa a punto di un metodo elettrochimico che, combinato ad una banca dati disponibile via web, permette di ottenere in tempo reale dati sulla composizione e sulla ossidabilità in modo da decidere in modo preciso gli interventi da fare in ogni fase del processo.
Le relazioni riprodotte in questi filmati sono state presentate alla 9ª edizione di Enoforum (Vicenza, 5-7 maggio 2015), in seno al modulo organizzato in collaborazione con l’azienda NOMACORC
Avvertenza
Il video-seminario è concepito come un vero e proprio corso professionale di aggiornamento della durata di almeno 15 minuti. Pertanto, prima di avviare il video, consigliamo di organizzarsi per una tranquilla visualizzazione (es. assicurarsi di non avere altri impegni per l’intera durata, spegnere il cellulare, munirsi dell’occorrente per gli appunti).
Il livello di conoscenza che abbiamo attualmente sull’interpretazione della tipicità..
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