L’Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con le aziende e con i tecnici locali, è sempre stata coinvolta nella caratterizzazione e nella tutela dei vitigni minori del territorio e, più di recente, si sta occupando di comprendere se alcuni di questi genotipi possano essere valorizzati in risposta alle esigenze della vitivinicoltura moderna nonché nell’ambito di una diversificazione di prodotto ritenuta strategica per la competitività delle aziende. Così, nell’ambito dell’Azione 2 del progetto triennale di innovazione ValorInVitis (misura 16.1 del PSR 2014-2020 Emilia-Romagna), è stato possibile intensificare le attività sperimentali presso il vigneto-collezione impiantato nel 2003 presso l’azienda vitivinicola ‘Mossi 1558’. La valutazione degli oltre 30 vitigni in collezione prende in considerazione sia la fenologia e le performance vegeto-produttive dei genotipi, sia la qualità e l’attitudine enologica delle uve valutate anche in funzione di tecniche analitiche assolutamente innovative.

Nel 2017, annata caratterizzata da un’estate particolarmente calda e siccitosa, alcuni vitigni sono emersi tra gli altri specialmente in virtù delle interessanti caratteristiche tecnologiche del mosto. Barbesino e Molinelli hanno dimostrato un ottimo mantenimento dell’acidità titolabile, se confrontati con l’Ortrugo, e sembrano poter essere dei candidati idonei al miglioramento dei vini bianchi e/o frizzanti. Di particolare interesse è risultata anche la Malvasia Rosa, mutazione della Malvasia di Candia aromatica, che presenta una colorazione della buccia differente, dovuta alla presenza di pigmenti che donano alle uve e poi ai vini, un gradevole aspetto rosato.

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